Ricordando
il Vescovo Eugenio
L'opinione dell'astrofisico
La scienza rivela il Mistero
Di Marco Bersanelli
Sono
lontani i tempi in cui Dante scriveva la Divina Commedia, nella quale si poteva
trovare una sintesi di sapere scientifico-astronomico-teologico: una sorta di
compendio del mondo e dell'universo. Dopo i casi storici di conflitto tra scienza
e fede com'è evoluto il rapporto tra queste due discipline? Che spazio
dà la scienza al Mistero? E la scienza è utile alla teologia?
Ne abbiamo parlato con un teologo e uno scienziato. In questo riquadro abbiamo
dato la parola al cosmologo Marco Bersanelli, dell'Istituto di Fisica Cosmica
del CNR di Milano. Nel riquadro successivo abbiamo riportato degli stralci dell'intervento
di Padre Lino Ciccone, teologo moralista e professore emerito della Facoltà
di Teologia di Lugano. I due interventi sono tratti da due puntate dell'emissione
televisiva Caritas Insieme.
Tra galassie e molecole che spazio resta al mistero?
È una consuetudine la percezione di essere di fronte ad una realtà
che è più grande, più ricca, più armoniosa di quello
che noi possiamo di volta in volta aspettarci; da questo punto di vista nasce
la percezione di un mistero che sta dietro alla realtà. Non un mistero
nel senso di qualcosa che è nebuloso per la nostra ragione. Un mistero
che è molto più grande di qualunque cosa noi possiamo dire o affermare
a riguardo della realtà fisica che misuriamo e che cerchiamo di interpretare.
L'universo e la natura ci rivelano un disegno che ci porta alle soglie di una
domanda che sta oltre quello che la nostra ragione può definire o descrivere
in modo compiuto.
Il cosmologo è quindi invitato dal proprio lavoro ad aprirsi alle domande
essenziali sul senso della vita. È una posizione privilegiata?
Se guardata senza censure, è la realtà tutta che porta a queste
domande. Qualunque aspetto della realtà, se guardata per quello che è,
fa sorgere le domande fondamentali. Non solo le stelle, le galassie o l'universo
interno. Basti pensare per esempio alla grande esperienza comune che è
quella di vedere il proprio figlio nascere e crescere. Forse che il mistero
di vedere un figlio che nasce e che cresce è più piccolo del mistero
delle galassie o dell'universo? Eppure è proprio lì che la domanda
nasce. Non è diverso, quindi, per uno che è confrontato con una
realtà particolare sicuramente affascinante come il cosmo, rispetto a
coloro che sono confrontati con dimensioni paragonabili a quella della media
delle persone. In ogni caso ci si trova di fronte ad eventi eccezionali, a fatti
che ci interrogano.